lunedì 26 marzo 2012

Dovrai scrivere un libro e dovrai salvare il mondo: parole di un amico scrittore!



14 agosto 2010. Erano circa le 19:29 quando terminai la recensione  per il convegno sul libro di Cosimo Francesco Crea. Poco più tardi il convegno a Fossato Ionico. Non sarei voluta essere in nessun posto al mondo se non lì, al fianco dello stimato amico di sempre.
Benché sia trascorso un po' di tempo dall'avvenuta pubblicazione, ritengo che riproporre l'invito alla lettura di un buon libro sia sempre consigliabile.
Molto spesso i buoni libri sono quelli che, dopo averli letti e succhiati fino al midollo , ti lasciano in meditazione per lunghi periodi di tempo per poi parlarti con familiarità penetrante, con le parole che pensavi di aver solo letto ma che inevitabilmente sono parte di te, sono quelle parole che dicono ciò che già conoscevi ma non sapevi o non potevi dire. Le parole  dei libri sono sempre parole in libertà! 
Ed è così che mentre vivi la vita quotidiana ti ritorna in mente una frase, una parola di quel libro letto tempo fa, e poi le domande e le risposte si alternano finché qualcuno o qualcosa non giunge, come accade spesso,  a distrarti e a far cambiare il volto d'ogni cosa :
Dovrai scrivere un libro e dovrai salvare il mondo... .
Questa la frase, tratta da La fine dei tempi, che mi è ritornata in mente poco fa. Cosimo scrivendo il suo libro sa di aver salvato il mondo? La risposta che ho saputo dare a me stessa è affermativa: i libri salvano il mondo e lo migliorano anche.
Poi ci sono libri belli e libri brutti, tutti però degni di essere letti. Alcuni libri vanno assaggiati, altri inghiottiti, pochi masticati e digeriti.

Riporto integralmente la mia analisi dell'opera risalente al 14 agosto 2010, augurandomi possa aiutare l'opera stessa a essere maggiormente dipanata.  
"La magia? Perché, la magia esiste? La magia è nel mondo. Cosa? Quelle acque emanano magia, ogni cosa su questo mondo emana magia; una volta che tu conosci la magia, conosci ogni cosa di questo mondo".
Il significato ultimo de La fine dei tempi potrebbe essere riassunto in questo semplice e breve dialogo, in cui la figura archetipica del vecchio ci riporta a quella che, io, definirei pura saggezza popolare. Quanta verità in queste parole. L’opera prima di cui stiamo dibattendo è difatti intrisa di magia; una magia particolare, che, percorre ogni parola e ogni azione. L’ambiente rarefatto e immaginifico, lo studio meticoloso dei personaggi, la fantasia nel raccontarli e nel narrarli ci inducono a vivere quasi in prima persona quegli avvenimenti. La fine dei tempi ci fa sognare di essere angeli, di essere demoni, di essere deboli e di essere forti; ha raccontato  come essere uomini pur non raccontando propriamente di uomini. E, lo ha fatto in maniera velata - (si sa che un libro è un mondo e ognuno può scorgerne tutti i significati intrinsechi) -raccontando della lotta che sin dall’inizio dei tempi ha contraddistinto il mondo e il sub mondo: la lotta fra bene e il male, e ancor di più fra male e male. Una lotta che definirei totale e totalizzante, piena delle sue infamità e delle sue nefandezze, una lotta perpetua in cui anche gli uomini e le proprie personalità non rimangono esclusi. E’ un'opera di fantascienza che più si avvicina a mio avviso alla realtà; potrebbe essere catalogata anche come opera teatrale. Pur essendo acerba e a tratti poco discorsiva ha a tutti gli effetti  un contenuto eccezionale di idee e pensieri. Il protagonista, l’io, è lui, Cosimo, il nostro caro amico al quale Gabriele dice: ” dopo aver pubblicato il tuo libro, riguardante ciò che vedrai, i critici ti considereranno un uomo molto fantasioso, ma non un vero scrittore... [...], ma la gente ti prenderà per pazzo e verrai isolato da tutti ”. Iniziai a leggere questo libro come amica e come PRIMA LETTRICE di Cosimo Francesco Crea, adesso, dopo la meritata pubblicazione andrò a rileggere La fine dei tempi come lettrice fedele e appassionata non più dell' amico bensì dello scrittore Cosimo Francesco Crea, ringraziandolo ancora una volta per la gentile dedica a me fatta.

La fine dei tempi, Albatros/Il Filo, 161 pp, Euro 13,50,  I edizione gennaio 2010.
Cosimo Francesco Crea
Copertina Gustave Dorè: Nuova Gerusalemme.
VOTO: 8/10

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