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In queste settimane sono successe
parecchie cose e sono stata piuttosto impegnata. Innanzitutto ho continuato le
mie lezioni di arti marziali con il maestro Chuck e sono migliorata sempre di
più, a me si è unita anche Jessica. Ma la parte più incredibile è avvenuta con
Jacob. E’ tornato a scuola dopo che non è venuto per una settimana. Era molto
diverso. Era muscoloso all’inverosimile anche troppo per un ragazzo della sua
età. Sembrava uno che fa uso di steroidi. Dopo avermi assicurato che non era
così, mi ha chiesto come andava con Edward. Le ho raccontato tutta la vicenda e
lui mi ha subito chiesto se lo avessi già dimenticato.
-Come potrei?- gli ho risposto
–E’ l’amore della mia vita.
Credo sia rimasto un po’ deluso
dalla mia risposta, però ha continuato a parlare e mi ha fatto notare che non
sembravo triste. Certo non mi struggo dal dolore, ma questo non vuol dire che
l’abbia dimenticato e che non lo voglio nella mia vita. Spero che un giorno
torni da me.
Comunque dopo un paio di giorni
ho scoperto il suo segreto. Jacob è un licantropo o meglio un mutaforma… riesce a trasformarsi in un enorme lupo. Lo
stesso vale per altri membri della sua tribù indiana. Sono stati creati per
dare la caccia ai vampiri e quindi sono i loro nemici. Con i Cullen però
avevano stresso una sorta di alleanza. Comunque con Jacob, visto che Edward non
c’era, ho iniziato a frequentarlo sempre di più. Per me è un amico e nulla di
più. Un giorno mi ha confessato i suoi sentimenti e ha tentato di baciarmi. Non
gliel’ho permesso e gli ho spiegato che per me è un amico e nient’altro. Non mi
sembrava giusto illuderlo. Sapevo che avrebbe sofferto, ma credo che lo avrebbe
fatto ancora di più se non fossi stata chiara dall’inizio. Per un paio di
giorni poi Jacob non si è fatto più vedere e mi è dispiaciuto perché mi è
mancato poter parlare con lui. Tutto ciò però non è nulla in confronto a quello
che mi è successo ieri.
Io e Jessica stavamo tornando
dalla lezione di arti marziali, quando Laurent è comparso davanti a noi.
-Sei in pericolo, Bella. Victoria
è tornata- mi disse il vampiro
-Chi è Victoria e chi è questo
tizio?- mi chiese Jessica un po’ preoccupata.
-Vuoi portarmi da lei?- gli
chiese senza alcun timore. Non sarei scappata, sapevo che lui era un vampiro e
che, nonostante facessi arti marziali, non sarei mai stato abbastanza forte per
uno della sua specie, ma ero stanca di avere paura di loro, ero stanca di
chiedere aiuto ed ero stanca di non affrontarli.
-Lei ti ucciderà ma prima ti farà
soffrire. Io intendo ucciderti senza farti soffrire.-
-Che animo nobile! Bella! Andiamo
alla polizia e denunciamo questo pazzo!- urlava isterica Jessica come se la
polizia ci avrebbe potuto aiutare in qualche modo. Nessuno poteva aiutarci.
-Adesso che i Cullen non ci sono
per te non c’è speranza- continuò Laurent tentando di convincermi delle sue
buone azioni.
-Vuoi uccidermi? Dovrai sudarlo
per farlo-
Lui sorrise e si lanciò contro di
me. Era troppo veloce, non avrei potuto fare nulla, nessuna reazione. Laurent
però prima che mi potesse sfiorare, venne colpito in faccia con una potente
ginocchiata. Era stato Chuck a salvarmi.
-State bene? Accidenti quanto è
dura la sua faccia… è fatta di roccia-
Laurent più che sorpreso che
dolorante calcolò quello che stava accadendo.
-Umano questa faccenda non ti
riguarda… se non vuoi morire, è meglio che te ne vai.-
-Bella, facciamo come sta
dicendo- diceva Jessica convinta che l’opportunità di andarsene fosse stata
data anche a me. Ovviamente non era cosi. Io dovevo rimanere, io ero il piatto
forte del menù di Laurent. Chuck non ha alcuna intenzione di abbandonarmi, a
differenza di Edward. Mi guarda e io capisco subito, vuole che combattiamo
insieme. Non servirà a nulla però. Loro sono dei vampiri, loro sono più forti
di tutti noi. Poi però Laurent senza un ululato, lo sentiamo tutti. Nella sua
faccia è dipinto il terrore. Scappa correndo più che non posso. Non so bene
cosa è successo, ma dopo qualche minuto abbiamo sentito altri latrati di cani e
le urla di Laurent salire al cielo. Il vampiro era stato ucciso dalla tribù di Jacob.
Dopo Chuck si è proposto di scortarci a casa. Prima abbiamo lasciato Jessica e
poi ci siamo diretti a casa mia. Prima di scendere dalla sua auto, mi sentivo
confusa e volevo sdebitarmi per non avermi lasciata da sola. Gli ho dato un
bacio stampo sulle labbra e poi ho tentato di uscire dall’auto a tutta birra.
Lui però mi ha afferrato per il polso e mi ha chiesto se potevo aspettare un
minuto. Il minuto più umiliante della mia vita. Mi ha detto che per una ragazza
è facile far confusione con i sentimenti e che magari credo di provare qualcosa
per lui, ma è solo un’infatuazione o gli voglio bene ma come lo si vorrebbe ad
uno zio. Era un bacio innocente e nulla di più, ma non era giusto che lui
magari non dicesse nulla e alimentasse le mie fantasie adolescenziali. Mi ha
abbracciato e mi ha detto che quello è stato un errore e che il rapporto tra di
noi non subirà nessun cambiamento almeno da parte sua. L’ho ringraziato e tra
le sue braccia mi sono sentita al sicuro, proprio come quando da bambina stavo
tra le braccia di mio padre. L’ho salutato chiamandolo zio Chuck e da quel
giorno ho iniziato a chiamarlo così, non davanti agli altri allievi però.
L’ha baciato! Io vado la e li
ammazzo a tutti e due. Succhio il sangue di tutti e due e poi… perché lo ha
fatto? Non mi ama? Non mi ha mai amato? Mi ha già dimenticato? E’ stata però
tutta colpa mia. Io non c’ero e lei è stata attaccata da Laurent. Quello lì
l’ha aiutata. Percepisco il pensieri di questo Chuck. Non la ama e sa che lei
non ama lui, che è confusa come è giusto che sia una ragazza della sua età.
Perché è confusa? L’amore che prova per me non dovrebbe… io sono stato a
confonderla. Basta questo autoesilio non ha senso. Io tanto me ne sono andato e
lei è lo stesso in pericolo. Victoria poi ha giurato di vendicarsi e proverà ad
ucciderla di sicuro. Devo fare qualcosa. Devo tornare da lei e farò tutto ciò
che vuole, la voglio sposare, la voglio trasformare, la voglio rendere mia,
solo mia! E sono sicura che lei sarà contenta di vedermi e mi bacerà e mi
amerà. Ho fatto un errore, ma sono sicura che lei mi perdonerà… e se non
dovesse farlo. L’ho abbandonata, le ho detto che la nostra storia non
significava nulla, se ne è dispiaciuta solo per un giorno e poi quando odio
mostrava quando le comparivo davanti. Ad arti marziali non faceva che
immaginare di colpire la mia faccia a calci e pugni. No, non mi perdonerà mai…
sono depresso e triste.
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