lunedì 5 novembre 2012

Una storia su Twilight. 5



Rupert è davvero carismatico, non potete nemmeno immaginare di come sia bello vederlo dirigere tutti i suoi attori, compresi noi che facciamo le comparse. A me è stata affidato il ruolo di prima vittima. Devo fare la cheerleader un po’ zoccola che sta avendo un rapporto sessuale con Jacob, la vittima numero due, un atleta bullo che prima di incontrarsi con me ha preso in giro Jessica, la secchiona della classe e credo vittima numero quattro o cinque. Ad ucciderci sarà una vampira interpretata da un’attrice di mezza età ormai in declino di fama e che vede in questo film uno delle ultime possibilità per guadagnarci qualcosa. I protagonisti invece sono una ragazza che ha già fatto un film di adolescenti di medio successo e quindi si sente tutta lei. E’ veramente antipatica e non la sopporto, oltre al fatto che non fa che strusciarsi con Rupert. Che rabbia che mi fa. L’altro protagonista è un ragazzo al suo primo film, ma viene dalla Disney e quindi tutti i bambini della città lo conoscono. Oggi si gira la scena della mia morte.
-Allora Bel… sei tu a condurre il gioco. Entri nello spogliatoio della squadra sapendo che c’è solo lui e vedendolo a petto nudo lo sbatti contro un armadietto. Poi ti abbassi fino alla vita e fai finta di fargli un pompino. Tu Jacob cerca di essere un po’ espressivo, dopo un po’ chiudi gli occhi e quando li riapri spaventati a morta. A quel punto è il tuo turno Helen… sono sicuro che non devo spiegarti nulla- cerca di coccolarsi l’attrice più anziana ma anche più brava del suo cast. Helen fa di si con la testa.
-Azione!-
Abbiamo svolto la scena alla perfezione come ci ha indicato Rupert e poi è stato il turno di una scena di Katrine… la star del film. Era però ancora nel camerino che si doveva preparare. Rupert non era per nulla infastidito.
-Le star si fanno aspettare…- mi dice sorridendo dopo un po’ però inizia ad urlare e Katrine esce dalla roulotte e fa i gradini per scendere, ma mette male il piede e prende una storta. Urla da dolore e i medici non riescono a calmarla. Bisogna portarla all’ospedale, dice uno, forse ha la gamba rotta.
Rupert si butta sulla sedia, è molto dispiaciuto.
-Vuol dire che il film non si farà?- chiede Helen preoccupata di perdere il suo ingaggio
Rupert allarga le spalle sconsolato, poi gli viene in mente qualcosa, guarda me con i suoi occhi azzurri.
-Posso usare Bel, che dici Helen?-
-Si… nella sua scena non è stata male, ma sarà in grado di recitare per tutto il film?-
-Avanti è un film horror non è che ci vuole chi sa cosa- dice Rupert ormai convinto di usare me per il suo film.
-E troviamo un’altra per la sua parte e dobbiamo rigirare anche quella?-
-No, cambiamo un po’ la sceneggiatura… la prima vittima sarà anche la sorella gemella della nostra protagonista… forza forza giriamo!-
-Ma magari Katrine si riprende… forse è solo una storta- cerca di dire qualche aiutante di Rupert-
-In quel caso troverò un modo per farla rientrare nel film…-
Così inizio il mio primo giorno da attrice e devo dire che mi sono molto divertita, anche se è stato faticoso. Però Rupert mi è sempre stato vicina e mi ha dato ottimi consigli. Mi ha chiesto se mi andava di uscire per festeggiare questa mia promozione. Non ho saputo dire di no a quegli occhi.
***
-Edward non andare!- mi urla Alice
-Hai visto che vado dai Volturi?- le chiedo sapendo già la risposta
-Non puoi farlo… non sei un mostro e hai fatto solo un errore a fare sesso… con Tanya?-
-Visto nemmeno tu puoi credere a ciò che ho fatto-
-Non importa… non meriti la morte per questo, magari la castrazione chimica, ma non la morte-
-Alice, non mi farai cambiare idea, nessuno può-
-Nemmeno Bella?-
-Non coinvolgerla… non deve sapere perché lo faccio, è meglio che mi dimentichi…-
-Vedo che morirai…-
-E’ quello che voglio…-
-Non è vero… io lo so, te lo leggo negli occhi… vuoi che qualcuno ti salvi, ma quel qualcuno non sono io…-
-Ho tradito lei… ho tradito me stesso e i miei ideali… è colpa di ciò che sono…-
-Un uomo?-
-Un vampiro, un dannato, un mostro, una creatura del demonio-
Alice vorrebbe dirmi qualcosa, ma sa che quando inizio a condannarmi non c’è nulla che mi possa fermare. Solo Bella mi faceva sentire diverso, ma lei non c’è più… l’ho persa ed è tutta colpa mia. Abbraccio mia sorella, le dico addio e poi esco dalla sua vita e da quella di tutta la mia famiglia. Almeno così pensavo fin quando non vengo colpito con un pugno e scaraventato contro un albero.
-Basta dire cazzate e basta ridursi così per una ragazza che è così idiota da voler rinunciare alla vita- mi ringhia contro Rosalie. Mi rialzo e le dico di lasciarmi andare. Incrocia le mani al petto e mi dice che so cosa devo fare se voglio passare.
-Se tocco te, dovrò combattere anche con Emmett-
-Hai paura di noi?- mi provoca Rosalie
No, non ho paura di loro né di nessuno, non voglio solo combattere contro la mia famiglia, ma se loro mi costringono lo farò. Mi scaglio contro di lei, ma davanti a me compare Carlisle.
-Basta… se vuoi andare e buttare il dono che ti abbiamo fatto, fa pure. Nessuno è costretto a rimanere nella famiglia Cullen se non vuole.-  

Tre loschi figuri giungono in una spiaggia. Uno di loro zoppica leggermente, probabilmente per via di aver subito un incidente automobilistico.
-Perché devo guidare sempre io?- chiede lo zoppo
-Io non ho la patente e sono quasi cieco- gli risponde un uomo con una lunga barba e dei lunghi capelli e nelle mani degli anelli a forma di artigli-
-Io rischierei di non ricordare dove ho parcheggiato- risponde un uomo paffutello sorridendo
-Basta con queste battute sul tuo Alzheimer- gli dice l’uomo con la barba lunga
-Scusa mago di Northampton, se non mi deprimo…-
-Basta!- dice lo zoppo – siamo venuti Qui per adempiere ad una missione. Alan, sei sicuro che si trova qui?-
-Qui è un luogo in cui converge molta energia- risponde l’uomo con la barba e a quanto pare il mago del gruppo.
-Terry, sei sicuro di voler portare lui?- chiede lo zoppo
-Si Stephen, sarà divertente almeno- risponde l’uomo paffuto.
-Serve uno stupro!- interviene il mago-
-Sei fissato con gli stupri… basta con la violenza gratuita- dice Terry
-D’accordo, la prima mossa è stata mia inserendo nella sua testa una personalità più forte, adesso tocca a Terry e se la sua mossa non dovesse bastare allora… Alan prenderai in mano tu la situazione… forza disegna la porta…-
Il mago disegnò una porta nella sabbia, quindi prese una chiave e la mise dentro la fessura e tirò la maniglia. La porta divenne reale e si aprì veramente. Stephen si affacciò e immerse la mano.
-L’ho preso!- disse entusiasta
-Tiralo sulla barca Sampey!- disse Terry
Stephen iniziò a tirare e dalla porta iniziò ad uscire un braccio…

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